I tecnici della Casa dell’Ovale Blu studiano anche la resistenza delle carrozzerie agli escrementi dei volatili.
Se da un lato essere colpiti da escrementi di volatili può essere interpretato, in molti paesi, come un segno di fortuna in arrivo, l’impatto sul veicolo può avere serie implicazioni per la vernice.
Per questo motivo, le automobili Ford sono testate anche per questa eventualità, grazie a prove realizzate con escrementi riprodotti artificialmente. Sviluppati in laboratorio, sono così vicini alla realtà che rispecchiano le diverse diete alimentari – e quindi il differente grado di acidità degli escrementi – della maggior parte degli uccelli in Europa. Applicati ai pannelli di prova sotto forma di spray, i pezzi campione sono riposti in un forno a temperature di 40°C, 50°C e 60°C proprio allo scopo di replicare l’uso del cliente in condizioni di calore estremo, spingendo la protezione anti-corrosione della vernice ai suoi limiti.
«Sono tantissime le automobili momentaneamente parcheggiate mentre le persone sono a casa. E’ probabile che i volatili stiano lasciando la loro “impronta” più del solito. Sarebbe importante rimuoverle prima che aderiscano troppo, ma i nostri clienti possono comunque fare affidamento sul lavoro che svolgiamo per proteggere la loro vernice da ogni intemperia» spiegano alla Ford.
La Primavera e l’Estate sono stagioni particolarmente ostiche per la vernice. Non solo ci sono più volatili in giro, ma questa può anche ammorbidirsi ed espandersi sotto l’intensa luce del sole. Quando si raffredda, si contrae e, allora, qualsiasi sporcizia, compresi gli escrementi, si attacca alla superficie. Se lasciata sul veicolo, c’è il rischio che si formi una traccia permanente che richiederà un trattamento dedicato per essere rimossa.
Mettendo a punto i pigmenti, le resine e gli additivi che vanno a formare la vernice protettiva di un veicolo, è possibile garantire che il rivestimento, applicato ai veicoli dell’Ovale Blu, abbia il composto ottimale per resistere all’impatto di questi tipi di inquinanti, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche.
Altri test sui campioni di vernice includono l’esposizione prolungata ai raggi di luce ultravioletta, per un massimo di 6.000 ore (250 giorni) in laboratorio – simulando una permanenza di cinque anni nel luogo più luminoso della terra – allo scopo di valutare gli agenti atmosferici esterni; il congelamento a temperature inferiori allo zero; l’esposizione alla sporcizia stradale (test eseguiti in una camera di sale ad alta umidità) e alle macchie di carburante provenienti dal rifornimento nelle stazioni di servizio.
Non pulire il proprio veicolo dagli escrementi dei volatili potrebbe non essere una buona idea. Il consiglio è quello di lavarlo con frequenza con una spugna e acqua tiepida, contenente shampoo a pH neutro, rimuovendo delicatamente le sostanze dalla vernice.
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